Parco Appia Antica, ecco gli itinerari per accedere all’area naturalistica

Il Parco Regionale dell’Appia Antica, la strada principale dell’antica Roma fin da tempi immemori definita la Regina delle strade, è tra i più conosciuti e grandi della Capitale. Immergersi in quest’area protetta, istituita nel lontano 1988 e vasta oltre 4500 metri quadrati, è un’esperienza unica e con pochi paragoni sia paesaggistici che storici e monumentali nel mondo. Si estende, partendo dalle Mura Aureliane, nella parte sud-orientale della città: comprende i primi 16 chilometri della storica via consolare e racchiude moltissimi tesori. Stiamo parlando della Valle della Caffarella e della zona degli Acquedotti, inoltre si spinge fino al punto in cui l’Appia Antica si intreccia con l’Appia Nuova (fino al Comune di Marino, in località Frattocchie). Questo luogo ha una rilevanza nazionale, rappresenta un sito prestigioso e di particolare interesse sia per gli aspetti storici che per quelli archeologici e – ovviamente – naturalistici. Qui si fondono infatti monumenti e bellezze paesaggistiche, aspetti da sempre caratterizzanti quest’area dell’Agro Romano incastonata tra l’Urbe e i Castelli. Non a caso ha ispirato artisti e letterati di grande fama nel corso delle epoche.

Vediamo allora quali sono gli itinerari per visitare il parco e quali i migliori consigli e le info utili per muoversi. E’ sempre bene indossare scarpe comode e portare con sé una borraccia da ricaricare. Su richiesta, per over 65 e persone con difficoltà motorie trasporto e visite guidate in minicar elettrica. Per info: accoglienza@parcoappiaantica.it.

Da Porta Capena a Cecilia Metella

Il primo itinerario che esamineremo è quello che da Porta Capena fa rotta verso Cecilia Metella (ci sono due tratti in cui esso è suddiviso, uno si trova all’interno e uno nella parte esterna del parco). Si tratta nel complesso di un percorso estremamente affascinante, che consente di intraprendere un vero e proprio viaggio indietro nel tempo. Fare ingresso al Parco dall’antica Porta Capena sembra infatti essere la scelta migliore per comprendere il legame strettissimo ancora oggi esistente tra la Regina delle strade e il centro monumentale della Capitale. Un passo dopo l’altro, con le mani in tasca e il naso all’insù, si fa una passeggiata sinuosa che si snoda lentamente tra i muri di cinta delle tenute suburbane della Roma post-rinascimentale. Si tratta della famosa ‘strada delle vigne’ che Giovanbattista Nolli ebbe a descrivere nel 1748 in una celebre pianta.

Come muoversi, dove mangiare e quali sono i punti di interesse

Per raggiungere il punto di partenza di questo itinerario si potrà scegliere di utilizzare il bus numero 118 oppure prendere la Metro B Circo Massimo. Gli ingressi principali si trovano su via Appia Antica, via delle Terme di Caracalla e via di Porta San Sebastiano. Non si resta mai fermi una volta fatto ingresso nel polmone verde, poiché si potranno attivare tutta una serie di servizi extra e votati all’apprendimento, allo svago e alla cultura (sono attive aree Wi-Fi), in più è facile effettuare il download della guida del Parco. Dalle visite guidate anche per le scuole al noleggio di biciclette, passando per i laboratori per i più piccoli alla Cartiera Latina: c’è solo l’imbarazzo della scelta. Il Parco dell’Appia Antica è adatto a coppie, famiglie con bambini e amanti della natura. Nel caso in cui abbiate necessità di parcheggiare il mezzo con il quale avete raggiunto il Parco, le zone di sosta si trovano in via delle Terme di Caracalla, in Largo Galvaligi e nei dintorni.

Non perdete questi punti di interesse, mentre fate la vostra passeggiata: San Nereo e Achilleo, San Cesareo, Pomponio Hylas, Sepolcro degli Scipioni, Museo delle Mura, Cartiera Latina, Tomba di Priscilla, Chiesa Domine Quo Vadis, Catacombe San Callisto/San Sebastiano, Villa di Massenzio, Tomba di Cecilia Metella e Castello dei Caetani. Ritagliate qualche ora di tempo da dedicare alla visita (almeno 3) e non dimenticare di scattare tante foto dei molti scorci mozzafiato.

Visto che nei giorni feriali da Porta San Sebastiano a Cecilia Metella la via Appia Antica è aperta al traffico e non esistono spazi adeguati per i pedoni. Si consiglia pertanto di passare all’interno delle Catacombe di San Callisto il cui ingresso si trova all’incrocio tra via Appia Antica e via Ardeatina. Fate riferimento a questi punti di ristoro per un veloce pit stop: Bar L’Incontro, Hostaria da Franca, Trattoria Da Priscilla, Bar il Barone Rampante, Il Giardino di Giulia.

Vediamo adesso qualche info sugli orari di monumenti e musei:
• Sepolcro degli Scipioni: ingresso consentito solo a gruppi accompagnati
• Colombario Pomponio Hylas: ingresso consentito solo a gruppi accompagnati
• Museo delle Mura: apertura mar-dom 9.00-14.00. Lunedí chiuso
• Cartiera Latina: (area esterna) tutti i giorni 9.30-16.30. Sabato e Domenica 9.30 – 16.30 (18.30 con ora legale).
• Tomba di Priscilla: aperta la domenica 10,00 alle 13,00
• Chiesa Domine Quo Vadis: aperta in orario di Messa
• Catacombe San Callisto: chiuso fino al 5 dicembre 2020. Chiusura annuale: febbraio
• Catacombe San Sebastiano: apertura da merc-ven-sab e domenica 10.00-17.00. Chiusura annuale: da metà novembre a metà gennaio
• Villa di Massenzio: chiuso fino a nuova comunicazione
• Tomba Cecilia Metella: apertura giovedì-domenica dalle ore 9.00 al tramonto.

Da Cecilia Metella a Casal Rotondo

Altro itinerario di grande fascino da esaminare sempre nel contesto del Parco dell’Appia Antica è poi quello che da Cecilia Metella conduce a Casal Rotondo. Si può percorrere pedalando oppure passeggiando, entrando in contatto diretto con la civiltà degli Antichi Romani attraverso i monumenti della Regina Viarum.

Si trova qui la più estesa e ininterrotta sequenza di sepolcri di diverse tipologie, così come la villa più grande del suburbio romano, la villa dei Quintili al V miglio e il più grande sepolcro circolare della via Appia, Casal Rotondo al VI miglio. Come si arriva? Anche in questo caso si potrà sfruttare il bus 118, prendere la Metro A Colli Albani + 660 oppure la Metro A Arco di Travertino + 765.

I principali accessi si trovano in via Cecilia Metella, via Appia Antica, via Tor Carbone/Erode Attico, via Casal Rotondo/Torricola. Si possono richiedere visite guidate ma anche noleggiare biciclette. Quanto ai parcheggi, si trovano pochi spazi non segnalati lungo via Cecilia Metella, via Tor Carbone/Erode Attico, via Casal Rotondo/via di Torricola. Ecco i punti di ristoro: Appia Antica Caffè, Garden Ristò, Bar Il Giardino di Giulia, Ristorante Qui nun se more mai, Ristorante Cecilia Metella. Mentre per quanto riguarda i luoghi da non perdere si tratta di: Tomba Cecilia Metella, Villa Capo di Bove, Sepolcri lungo l’Appia, Villa dei Quintili e Santa Maria Nova.

Vediamo adesso qualche info sugli orari di monumenti e musei:
• Tomba Cecilia Metella: apertura giov-dom. 9.00 al tramonto;
• Villa Capo di Bove: apertura giov-dom. 10.00-17.00;
• Villa dei Quintili e S. Maria Nova: apertura giov-dom dalle ore 9.00 al tramonto.

Da Casal Rotondo a Frattocchie

Infine ecco un terzo affascinante itinerario, una passeggiata relax tra i monumenti dell’Appia Antica e la campagna romana. Le recinzioni della strada sono di tipo agricolo, mentre lo sguardo si posa sulle grandi tenute dell’Agro Romano arrivando fino ai Castelli. Si superano i confini dell’Urbe per entrare nei Comuni di Ciampino e Marino. Gli ingressi principali si trovano in località Frattocchie e Santa Maria delle Mole. Per raggiungerli si può prendere il treno e fare Roma Termini-Velletri, fermata Santa Maria delle Mole. Con il Bus Cotral la tratta è Roma-Velletri oppure Roma-Nettuno, dalla stazione anagnina alla fermata Palaghiaccio-Santa Maria delle Mole. Il punto di ristoro presente è la Fattoria di Fiorano, mentre i parcheggi si trovano a Frattocchie all’ingresso Appia Antica.

Cosa vedere durante la visita? Senza dubbio Casal Rotondo, Torre Selce, Acquedotto dei Quintili, Tempio di Ercole, Berretta del Prete, Tomba di Gallieno, Sepolcro con torre. Per quanto riguarda i consigli di accessibilità, attenzione alla presenza a tratti di basolato antico o fondo sconnesso. Il tratto finale tra Santa Maria delle Mole e Frattocchie è in lieve pendenza. I sepolcri più importanti offrono opportunità per visita tattile.

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