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Ci sono due vere e proprie perle che impreziosiscono l’offerta culturale e naturalistica del Parco Regionale dell’Appia Antica. Stiamo parlando della Valle della Caffarella e dell’area degli Acquedotti. La prima consente di fare un tuffo nella campagna romana, accompagnati dal gorgoglio gentile del fiume Almone. La seconda, un tempo nota come Roma Vecchia, è invece un’area dove si trovano – visibili o in sotterranea – sette acquedotti che rifornivano l’Antica Roma. Stiamo parlando dell’Acquedotto Claudio, che è quello meglio conservato, di Anio Vetus, Anio Novus, Tepula, Marcio, Felice e Iulia.

Il Parco degli Acquedotti è una distesa molto ampia e affascinante, un polmone verde che si estende per oltre 200 ettari tra la linea ferroviaria Roma-Napoli e il quartiere Appio Claudio. Si tratta dell’area più amata in assoluto dell’intero Parco Regionale dell’Appia Antica, un ritaglio di natura incontaminata che offre percorsi sportivi e naturalistici oltre a quelli di pregio archeologico. Sarà utile precisare come oltre agli Acquedotti vi siano altri spot da mettere in itinerario, per esempio la cisterna di Villa delle Vignacce, la Tomba dei cento scalini e il Casale del Sellaretto. Bella e interessante da vedere anche la Villa dei Sette Bassi, area archeologica molto estesa in cui si trovano i resti di una magnifica villa romana datata metà del secondo secolo.

La storia di Roma è raccontata alla perfezione dalla Valle della Caffarella, sia per quanto riguarda lo sviluppo della città nel tempo che la sua cultura. Si trova incastonata tra la Via Appia e la Via Latina, strade che hanno rappresentato direttrici di importanza assoluta dell’Antichità (e di cui sono ancora perfetta testimonianza). Ci sono diversi ingressi principali dai quali è possibile accedere e iniziare l’esperienza nella Valle della Caffarella: sono in in via della Caffarella, via Latina e Largo Tacchi Venturi. Sarà poi utile sapere che, per meglio comprendere aneddoti e dettagli storici, si potrà prendere parte a visite guidate interessanti.

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